La
Storia della Vespa 50 PK
Presentata al salone di
Colonia 1982 la Vespa PK nasce come erede della 50 Special, il
primo modello prodotto fu la 50 PK esclusivamente prodotta a faro
tondo ,come tutti i modelli PK, furono prodotti 16411 esemplari e
aveva un costo di 1148000 lire.
Nel 1983 viene presentata la
50 PK S con alcune novità, la prima sono gli indicatori
direzionali (che ricordano il modello PX) il bauletto anteriore e il
contachilometri come optional, ne furono prodotti 220477 esemplari al
costo di 1365000 lire nei colori bianco rosso blu verde.
Fu prodotto un modello
chiamato 50 PK Elestar con l'avviamento elettronico tramite un
pulsante dello starter sotto la manopola del gas. A differenza della
50 Elestart derivata dalla 50 Special, aveva un motorino di
avviamento a parte anziché avere la bobina che fungeva anche da
motore elettrico.
Durante la presentazione del
1983 venne fatto omaggio ai presenti con piccolo oggetto a forma di
mezza luna, dicendo che si trattava del "Seme della Vespa",
in realtà era una normale
chiavetta, ma voleva significare che, in tutti gli anni trascorsi
dall' esordio, c' era stata una evoluzione continua di tutte le
parti, ad eccezione della chiavetta, che era rimasta immutata.
Nel 1984 al salone di Colonia viene presentata la Vespa 50 PK S
automatica, modello, insieme alla versione 125 Automatica, che ha
probabilmente favorito l'evoluzione degli odierni scooter: aveva
sostituito la frizione manuale e il cambio a tre/quattro marce, con
la trasmissione automatica a variatore
e frizione centrifuga. Aveva eliminato il pedale del freno
posteriore, ponendolo sulla leva sinistra al posto della frizione;
invece che le marce, aveva la "folle" e la "marcia
automatica", che doveva essere innestata esclusivamente a regimi
bassi per evitare il "grattamento" degli ingranaggi di
innesto. Vennero prodotti 2121 esemplari e costava 1960000 lire
disponibile nei colori bianco rosso blu. Successivamente fu prodotto
il modello PK 50 Elestart Automatica modello
di concezione mista: cambio automatico a variazione continua e
accensione elettronica con starter.
Nel 1985 al salone di Milano
viene presentata la Vespa PK 50 XL su questo modello viene
ritoccata la linea per renderla molto più simile alla PX, venne
aggiunto per la prima volta l'indicatore del carburante insieme alla
spie nel quadro del contachilometri e l'indicatore di frenata
collegato solo al freno posteriore. I colori disponibili erano bianco
rosso blu verde e furono prodotti 192418 esemplari al costo di
1688000 lire.
In concomitanza dell'uscita
della PK XL viene prodotto un versione automatica della XL la Vespa
50 PK XL plurimatic L'unica
miglioria che la differenzia dalla PK 50 Elestart Automatica è il
contachilometri della versione PK "XL Rush", ovverosia con
quattro spie e l'indicatore del livello della miscela. Come con i
modelli "XL Rush" il clacson si trova nel retroscudo e il
nasello è più aerodinamico.
Nel
1987 al salone di Milano viene presentata la Vespa
PK 50 rush viene
prodotta approfittando della nuova normativa che elimina il vincolo
della potenza legata al valore massimo di 1.5 CV. Lo spunto da fermo
diventa quindi più interessante e la novità tecnica di maggior
rilievo è rappresentata dalla sospensione anteriore
antiaffondamento. Il propulsore ha un carattere decisamente brioso
avendo a disposizione il 46% in più della potenza. Grazie anche al
carburatore 16/12 contro il 16/10 usato fino alla XL. Il cambio torna
a essere a 3 marce (scelta discussa da molti). Però alcune modifiche
nel design non convincono tipo il tappeto rigido che copre tutta la
pedane, la sella con la carenatura in plastica (presente anche su
alcuni modelli XL) viene aggiunta una copertura per i cerchi che non
riscuotono successo. Disponibile sono in bianco rosso furono prodotti
61069 esemplari al costo di 1722000 lire.
Nel
1989 la serie PK viene sostituita dalla meno celebre Vespa FL2 50.